Digitalizzazione dei documenti: gestione strutturata o destrutturata?

La maggior parte delle relazioni di business in Italia avviene mediante gestione cartacea, ma a quali costi?

Relazionarsi con tutti gli attori del nostro business in modo più efficace ed efficiente è sicuramente un obiettivo da perseguire per ogni azienda perché porta ad una riduzione sensibile dei costi diretti e indiretti e ad un aumento del fatturato. Relazionarsi significa anche gestire in modo organizzato e razionale tutte le informazioni e i servizi (contratti, ordini, spedizioni, fatturazione e pagamenti).
Ma allora perché in Italia la maggior parte di questi rapporti viene gestita su supporto cartaceo? Tonnellate di documenti, stampati, inviati e scambiati a mezzo mail, catalogati, archiviati: a quali costi (materiali, duplicazione, risorse impegnate in attività a basso valore aggiunto, spazio per gli archivi)? E i costi nascosti (margini di errore o perdita, impatto ambientale, procedure di lavoro)?

Da una ricerca dell’Osservatorio Digital innovation del POLIMI si evince che:”Chi lavora quotidianamente con le informazioni spende in media il 20-30% del tempo nel gestire informazioni e documenti che si trovano su supporto cartaceo”

Eppure gli strumenti e la normativa per la dematerializzazione dei documenti non mancano: e allora perché non intraprendere questo processo?

Come dematerializzare un documento?

Dematerializzare un documento significa convertire i documenti cartacei in documenti elettronicigestirli attraverso soluzioni software dedicatecondividerli in modo rapido e funzionale.

Una volta reso digitale il documento può anche essere inviato in conservazione digitale a norma – come previsto dalla legge italiana – per dare valore legale, fiscale e civile, al pari del documento cartaceo.

Inoltre, per qualsiasi necessità, ci si trova costretti a fare riferimento agli specialisti del prodotto, in quanto agli utenti finali non vengono dati tutti gli strumenti per riprogrammare e riadattare la soluzione prescelta.

La maggior parte dei prodotti presenti sul mercato inoltre, sono programmabili, pertanto, prima di essere perfettamente aderenti alla realtà di ogni azienda, devono essere lungamente adattati dai consulenti dell’azienda fornitrice e prevedono lunghi tempi di analisiprogrammazione, sviluppo; anche il minimo ampliamento non può essere svolto in autonomia.

La dematerializzazione 2.0

Creare dei PDF da un documento cartaceo e conservarli in un archivio digitale del File System non è sufficiente! Le informazioni contenute sono comunque statiche, non possono essere modificate, aggiornate, analizzate e rese vive: è solo una immagine statica.
Parliamo di dematerializzazione 2.0 quando la gestione dell’informazione è strutturata e dinamica: il documento elettronico viene immesso nei processi informativi e reso vivo, i dati contenuti sono leggibili, elaborabili e condivisibili in automatico. La gestione dell’informazione è così efficiente, rapida e produttiva, sia nella comunicazione interna che con gli interlocutori esterni all’organizzazione: la relazione è basata su una miglior qualità, senza attese, smarrimenti, inutili duplicati.

Digital Transformation: nuovo approccio organizzativo

Il focus si sposta dal documento al processo: non basta eliminare la carta!
Oltre ai processi di dematerializzazione dei documenti cartacei, si deve porre sempre maggiore attenzione alla standardizzazione delle procedure, più razionali e veloci, tracciabili e analizzabili: ciò garantisce trasparenza e qualità nella gestione dell’informazione, come nessuna attività manuale potrebbe mai fare.

Stampare meno carta non è l’obiettivo principale, ma solo il prodotto di una rivoluzione più ampia e di un profondo cambio organizzativo che fa parte della digital transformation.

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Fonte dell’articolo: sito web digital4.biz

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Best practice: come integrare CAD e ERP con il PLM

La comunicazione tra i diversi reparti di una azienda non sono sempre facili, per approcci differenti e per diversi modi di operare all’interno dell’organizzazione. Eppure il processo e il flusso di lavoro tra le aree R&D e progettazione, da una parte, e i reparti produttivi, supply chain e service, dall’altra, dovrebbero essere snelli e immediati. La soluzione è integrare CAD e ERP con il PLM per una condivisione totale.

Non è più possibile pensare che tutte le informazioni tecniche vengano trasferite manualmente tra i diversi sistemi informatici, con notevole dispendio di tempo e risorse umane: perché non indirizzare i propri collaboratori verso attività a maggior valore aggiunto? E l’errore umano dove lo inseriamo?

Il ruolo del PLM Product Lifecycle Management: la base per una collaborazione a prova d’errore

E’ fondamentale accelerare la condivisione dei dati per integrare CAD e ERP con il sistema PLM in uso creando una knowledge base comune.

Tutto ciò si può concretizzare nella implementazione di un sistema PLM Product Lifecycle Management: i progettisti realizzano i disegni CAD, generano i codici articolo, gestiscono le distinte base di produzione e service, scelgono i materiali, il PLM automatizza lo scambio con il sistema ERP già in uso, anche nel caso di modifiche ed aggiornamenti.

I vantaggi?

  • Articoli e codici aziendali sempre aggiornati, con sincronizzazione automatica delle caratteristiche tecniche e progettuali.
  • Distinte base BOM sempre aggiornate, con trasferimento automatico all’ERP e comparazione delle distinte base.
  • Disegni di produzione sempre aggiornati, ad uso della Produzione e della Supply Chain grazie anche alla generazione di formati neutri e alla visualizzazione immediata.

E il flusso inverso?
Per integrare CAD e ERP il flusso dev’essere bidirezionale: gli sviluppatori tecnici devono avere accesso alle informazioni sulle parti acquistate memorizzate nell’ERP e ai diversi componenti di commercio dei vari fornitori, per una gestione razionale dei costi e dei doppioni.

Ma alla fine quale sistema IT prevale?
A prevalere è sicuramente il processo: non è importante dove i dati vengono archiviati, bensì avere sempre e ovunque disponibili i dati del business per poter prendere decisioni veloci e consapevoli.

Perché scegliere PRO.FILE come ponte per integrare CAD e ERP?

La connessione di PRO.FILE con i sistemi ERP permette:

  • scambio bidirezionale di articoli, codici e descrizioni.
  • scambio bidirezionale di Distinte Base Tecniche (Engineering BOM) o di Produzione (Manufacturing BOM).
  • invio al sistema ERP di disegni in formato visualizzabile (es. PDF, Tiff, ecc..) o gli hyperlink ai disegni.
  • visualizzazione direttamente su PRO.FILE dati del sistema ERP come ad esempio prezzi, fornitori, tempi di consegna e giacenze.

Vuoi organizzare la conoscenza aziendale in modo razionale ed efficace? Vuoi migliorare la condivisione della conoscenza e lo scambio di informazioni tra le diverse aree aziendale senza ritardi e con la certezza di mettere a disposizione sempre dati aggiornati in tempo reale?

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trasformazione digitale

L’Industria 4.0: si parte dalla progettazione del prodotto e del servizio

trasformazione digitale

Trasformazione digitale non significa solo cambiare ed evolvere il modo di organizzare la Produzione con l’aiuto delle nuove tecnologie interconnesse, ma riveste un aspetto fondamentale nella fase precedente, la progettazione e ingegnerizzazione del prodotto industriale.

Questa riflessione arriva direttamente dal Prof. Terzi del Politecnico di Milano che, insieme al suo team, ha condotto uno studio nell’ambito del progetto europeo Manutelligence.

Le 4 rivoluzioni progettuali

Per comprendere come si è arrivati sino a questo punto è opportuno analizzare le diverse rivoluzioni progettuali, che si sono succedute nell’ambito della progettazione nel corso degli ultimi decenni:

1. La Prima Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione dei disegni:
dalla progettazione su carta a quella digitale mediante CAD 2D e 3D.

2. La Seconda Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione dei processi:
dall’assieme CAD ai software CAM, CAE e DMU per la simulazione.

3. La Terza Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione della conoscenza:
l’interazione tra progettista e prodotto progettato mediante la realtà virtuale.

4. Stiamo ora vivendo la Quarta Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione della comunicazione:
accesso a dati e informazioni in modo facile e immediato, sempre e ovunque, impensabile sino a pochi anni fa.

Perché serve una soluzione PLM, Product Lifecycle Management

Una parte fondamentale è la scelta del software da utilizzare per la gestione dei dati e delle informazioni raccolte, in modo da garantire che esse siano utilizzabili in modo efficace ed efficiente, anche in un’ottica di miglioramento della progettazione: l’innovazione del prodotto non passa solo attraverso il know how sviluppato in fase progettuale, ma anche grazie alla conoscenza che deriva dall’utilizzo del prodotto e dal servizio correlato al prodotto stesso.

sistemi PLM per la gestione del ciclo di vita del prodotto sono lo strumento indicato per affrontare questa sfida, dalla fase di progettazione fino alle fasi di utilizzo e fine vita, con ancora maggiori potenzialità derivate dalle tecnologie IoT integrate nei prodotti connessi: i progettisti sono chiamati così a non progettare solo un prodotto, ma un connubio prodotto+servizio che fornisca valore aggiunto al cliente e si concretizzi nel processo di servitizzazione, un nuovo modello di Business per l’industria manifatturiera.

Stai cercando una soluzione PLM in grado di supportare le aree Tecniche e di R&D e di integrare tra loro differenti sistemi CAD? Vuoi riprogettare i processi interni all’azienda e monitorare lo stato di avanzamento dei progetti? Scopri le potenzialità di PRO.FILE come Product & Document Lifecycle Management e richiedi una demo presso la tua sede.

Fonte dell’articolo: industriaitaliana.it

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5 step infallibili per gestire l’implementazione di un DMS

Introdurre un sistema di gestione documentale DMS in azienda rappresenta sempre un notevole cambio organizzativo perché avrà di certo un forte impatto nella impostazione e gestione dei processi.

Non si tratta semplicemente di passare dal documento cartaceo a al file digitale, si tratta di un cambio culturale che deve coinvolgere tutte le risorse, dal top management ai lavoratori più operativi. Un nuovo modo per gestire il lavoro quotidiano e condividere la conoscenza per farla diventare un valore aggiunto.

Gli step fondamentali

Ma quali sono i principali step per raggiungere efficacemente l’obiettivo della digital transformation?

1. Focus su esigenze e obiettivi: cosa ci serve?
Come è possibile scegliere le tecnologie e le soluzioni più adatte alla propria organizzazione se non sono chiari fin dall’inizio le esigenze interne e gli obiettivi di business? Passaggio doveroso cui spesso non si presta la dovuta attenzione.

2. Analizzare i processi di business: cosa non ci serve?
Inutile avventurarsi in soluzione complesse, troppo strutturate o che non sono in grado di supportare l’utente nel suo lavoro di tutti i giorni.
Il personale interno è sicuramente il target da coinvolgere per comprendere lo stato as is e per trarre importanti spunti, evidenziare criticità e idee di miglioramento Anche questa è conoscenza, seppur nascosta, che fa parte del valore delle imprese.

3. Definire nuovi processi
Dopo analizzato è la situazione interna, è importante iniziare a classificare la tipologia di documenti che l’organizzazione produce, con relazioni tra i flussi che il documentale dovrà gestire e facilitare: nuovi modi di produrre, attribuire, approvare, condividere e salvare documenti. I nuovi processi dovranno tenere conto delle esigenze di knowledge dell’azienda e dell’infrastruttura IT già esistente.

4. Identificare la soluzione più adeguata alle esigenze
Tradurre obiettivi e necessità aziendali in soluzioni concrete non è facile affatto. Occorre affidarsi a chi è in grado di gestire e presidiare l’intero sviluppo di change management, dalla fase di identificazione dei processi di produzione documentale, passando per quella del supporto e formazione al personale, fino ad arrivare alla fase di assistenza e monitoraggio.

5. Coinvolgere gli utenti, sempre!
La user adoption è l’ingrediente che dà effettivamente vita alla soluzione DMS adottata. Per questo è importante coinvolgere il personale in tutte le fasi in cui il suo contributo possa essere fondamentale: comprensione dei processi, di test del sistema prima della sua piena operatività, sessioni formative specifiche per sfruttare fino in fondo ciò che la soluzione prescelta può offrire. Inoltre, un flusso di comunicazione integrato che accompagni l’azienda in questa fase di cambiamento organizzativo, e che prosegua durante il corso di tutto il progetto.

Stampare meno carta non è l’obiettivo principale, ma solo il prodotto di una rivoluzione più ampia e di un profondo cambio organizzativo che fa parte della digital transformation.

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Fonte dell’articolo: sito web techeconomy.it

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digitalizzazione dei processi aziendali

Digitalizzazione dei processi aziendali: perché è importante?

digitalizzazione dei processi aziendali

Cos’è un processo?

Prima di parlare di digitalizzazione dei processi aziendali è importante comprendere cosa s’intende per processo. 
Un processo è un insieme di attività che utilizza delle risorse in fase di ingresso e le trasforma in elementi in uscita dotati di un maggior valore aggiunto.

Allora perché è importante conoscere e mappare i propri processi in azienda? Perché si parla i digitalizzazione dei processi aziendali? Solo ottimizzando questi processi ed organizzandoli in modo opportuno è possibile monitorare l’avanzamento, misurare le performance e migliorare di conseguenza i propri processi produttivi. Occorre documentare tutti i processi, da quelli più ripetitivi a quelli più creativi di tipo strategico e gestionale.

Come monitorare un processo?

La reingegnerizzazione dei processi parte della situazione corrente (AS IS) alla situazione voluta (AS TO BE): i processi attualmente in uso vengono analizzati e mappati insieme a tutti gli attori e alle attività coinvolte, fino ad una loro ottimizzazione per elaborare dei nuovi flussi di azioni e di task da svolgere.

Di questo processo fanno parte a pieno titolo anche i documenti che rappresentano l’intero patrimonio informativo di una azienda: conoscere i propri processi documentali nel dettaglio permetterà di attuare una riorganizzazione della stessa struttura organizzativa, anche in ottica di Industria 4.0. Non è più possibile dire “abbiamo sempre fatto così”, occorre invece ripensare a fondo e sradicare anche queste abitudini tramandate che possono essere ottimizzate per un pieno recupero in produttività.

Lavorare per processi significa comprendere che ciascuna attività ha bisogno di un input e di un output, ha un fornitore in fase iniziale e un cliente in fase finale: tenendo a mente questo principio e analizzando la situazione as is si scoprono ridondanze nascoste, flussi e interdipendenze, nonché le aree più critiche sulle quali intervenire.

Gli indicatori di processo e la digitalizzazione dei processi aziendali

Una volta riorganizzati i processi, si procede con l’introduzione di punti di misura KPIs (Key Performance indicators) per la verifica dei risultati raggiunti. Questi indicatori devono essere specifici, misurabili, accessibili economicamente e pertinenti alle specifiche necessità (tempi medi per emissione di offerta o conferma d’ordine, tempi di risposta a richieste e reclami, tempi medi di evasione ordini, etc…): se le misure ottenute da questi indicatori soddisfano le aspettative dell’azienda con notevole miglioramento delle performance e della produttività, siamo pronti per passare al AS TO BE.

La digitalizzazione dei documenti è di certo un argomento importante di questi tempi, ma per ottenere risultati tangibili è ancora più importante operare una digitalizzazione dei processi: solo così sarà pienamente concreto il risparmio di risorse, denaro, carta nonché l’ottenimento di maggiore competitività ed efficienza.

E i tuoi processi aziendali a che punto sono? Hai mai pensato alla loro digitalizzazione?
Scegli la competenza di CADTEC, contattaci un supporto relativo alla gestione dei processi aziendali a 360°.

Fonte dell’articolo: sito web agendadigitale.eu

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I sistemi di progettazione CAD 3D richiedono il PLM

La progettazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti avviene oramai quasi esclusivamente con sistemi CAD 3D perché molto più performanti e capaci di dare specificità anche sofisticate al progetto.
I modelli che ne derivano, però, sono strutture di dati anche molto complesse che comprendono parti, assiemi e riferimenti con i documenti esterni: tutti questi oggetti devono essere conservati accuratamente per non rischiare di danneggiare i modelli o di perdere riferimenti che potrebbero impedire l’apertura del modello CAD stesso.

E’ possibile gestire e archiviare tutta questa mole di dati solo confidando nella capacità di archiviazione del file system? La risposta è no!

Perché scegliere una soluzione PDM/PLM?

Le soluzioni PDM/PLM consentono di:

  • tenere in ordine e archiviare correttamente i file 3D
  • archiviare in modo univoco e senza ridondanza i dati dell’archivio aziendale
  • gestire in modo corretto e adeguato le modifiche, versioni e revisioni
  • velocizzare i processi di engineering

riducendo quindi anche i costi aziendali.

I vantaggi del PDM/PLM nella gestione dei dati CAD

  • Controllo e monitoraggio dei processi di approvazione e di modifica per garantire la sicurezza dei processi
  • Controllo e monitoraggio delle informazioni correlate ai dati CAD, come i programmi CN, i piani di lavoro e disegni in formato neutro collegati a un modello specifico
  • Tracciabilità delle modifiche attraverso la gestione delle versioni e delle varianti
  • Lavoro in parallelo e simultaneous engineering, con la certezza di intervenire sempre sulla versione più aggiornata

Gli elementi funzionali di PDM/PLM nella gestione dei dati CAD

  • Salvataggio dei dati CAD in una memoria protetta
  • Creazione di versioni e varianti per monitorare e garantire la coerenza di tutti i riferimenti tra modelli CAD
  • Modifica e cancellazione di componenti senza condizionare gli assiemi esterni
  • Supporto per la parametrizzazione e la strutturazione delle famiglie di elementi
  • Liste ˈwhere-usedˈ e distinte base in diversi formati
  • Fornitura di parametri geometrici dal sistema CAD verso i metadati di classificazione del sistema PDM

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trasformazione digitale

Trasformazione digitale: il principale ostacolo è la resistenza al cambiamento

trasformazione digitale

Le difficoltà delle medie imprese europee

Analizzando i risultati di una ricerca commissionata da Ricoh e condotta da Censuswide ad inizio 2017, si evidenzia che tra le medie imprese europee

  • il 95% si attende significativi vantaggi dal processo di digitalizzazione.
  • oltre il 50% ritiene che la trasformazione digitale sia fondamentale per superare alcuni ostacoli alla crescita.

tuttavia

  • il 91% soffre della cosiddetta “sindrome del figlio di mezzo”: ritiene infatti che tale processo -inevitabile- sia molto più difficoltoso per loro rispetto alle grandi aziende (che hanno risorse finanziarie per assumere risorse dotate di competenze specifiche in materia) e alle piccole imprese e start-up che sono più agili, flessibili e aperte a cogliere le nuove opportunità della digitalizzazione.

Nonostante tutto però il 94% di esse ha già implementato software e soluzioni specifici per attuare la digital transformation e per migliorare i processi interni.

I principali ostacoli alla Trasformazione Digitale

Se però ampliamo l’orizzonte alle imprese europee di ogni dimensione e valutiamo una seconda ricerca, commissionata da Cornerstone OnDemand e condotta da IDC sul ruolo delle HR nella trasformazione digitale all’interno delle Aziende, emerge che l’ostacolo principale per la maggior parte di loro è la resistenza delle persone al cambiamento.

Ogni trasformazione, anche digitale, comporta radicali cambiamenti di tipo organizzativo nel modo di intendere il lavoro e non tutti, sia per propria indole personale che per anzianità di servizio, sono pronti o aperti a valutare questo processo come una opportunità: in Italia la resistenza culturale al cambiamento è per il 46% il principale ostacolo alla trasformazione digitale. Il cambiamento deve divenire una accettazione condivisa (e quindi guidata da impegno e motivazione) e non una accettazione passiva.

A seguire, gli altri 4 principali ostacoli sono:

1. Mancanza di vision da parte della leadership: 29%

2. Risorse finanziarie insufficienti: 29%.
Ma se questo fosse solo un alibi?

3. Difficoltà a conservare i migliori talenti: 27%
I sistemi di Human Capital Management sono indispensabili: incentivi e orientamento alle performance sono necessari per trattenere in azienda proprio quelle risorse più innovative in grado di guidare la trasformazione digitale.

4. Mancanza di innovazione interna: 27%
In questo caso occorre guadagnarsi la fiducia di tutte le aree aziendali coinvolgendo sempre di più i dipendenti in questi processi di notevole rilevanza strategica.

Il ruolo delle HR in questo processo

Il ruolo delle HR è fondamentale, se non indispensabile, in simili contesti: non solo far comprendere la portata del cambiamento in atto, ma anche promuovere attivamente il lavoro flessibile che le iniziative IT possono implicare. In Italia l’81% delle aziende intervistate afferma di poter accedere a dati e applicazioni aziendali anche da remoto, mentre solo il 61% riferisce di poter svolgere del tutto o in parte il proprio lavoro mediante smartphone e tablet.
Ecco che la trasformazione digitale non è solo compito del team IT ma anche della funzione HR: le due funzioni, affiancandosi e lavorando a stretto contatto, possono garantire il successo dei progetti di trasformazione digitale all’interno di tutte le altre funzioni aziendali.

Bo Lykkegaard, Associate Vice President di IDC Software and European Enterprise Applications

“La trasformazione digitale è oggi una priorità assoluta per le aziende. Una trasformazione di successo richiede cambiamenti importanti nella gestione, nella formazione e nello sviluppo della forza lavoro. È richiesto, inoltre, un grande sforzo a livello di comunicazione interna, change management e, da parte dei manager di linea, un maggiore riconoscimento del fondamentale ruolo svolto dai responsabili HR in questo processo”.

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Fonti dell’articolo:
sito web cwi.it
sito web cornerstoneondemand.it

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20.06.2019 | Webinar. Sostituire il PDM | PLM in uso

Segna l’appuntamento in calendario:
Giovedì 20 giugno 2019
ore 16:00

Cosa succede se un sistema PDM | PLM in uso non soddisfa più le esigenze aziendali? Quali sono i criteri da seguire per il cambiamento del sistema?

La motivazione al cambiamento può avere cause diverse: il vecchio sistema PDM non viene più sviluppato, le nuove versioni dei sistemi CAD in uso non sono più supportate oppure manca l’interfaccia con il sistema ERP o con altri sistemi aziendali (email, CRM, ecc…).

Restano comunque dei dubbi: Come avviene il passaggio dei dati dal vecchio sistema al nuovo PLM ? È possibile pianificare una migrazione dei dati e dei files automatica? Quali procedure aziendali vengono modificate con il nuovo sistema PLM?
Noi siamo in grado di dare delle risposte!

In questo Webinar mostriamo metodi e best practice già applicati e pronti per eseguire con successo la migrazione automatica da vecchi sistemi PDM in PRO.FILE.

Agenda del webinar

  • Sfide e opportunità nel cambio di un sistema PDM con un sistema PLM
  • La migrazione automatica dei dati dal vecchio PDM nel nuovo sistema PLM
  • La migrazione automatica dei files CAD e delle BOM nel nuovo PLM
  • Esempi di casi aziendali realizzati

Richiedi Ora la documentazione del Webinar se non hai potuto partecipare!

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Evento - Share. Connect. Mobile.

30.05.2019 | Il nostro evento: Share. Connect. Mobile con PRO.FILE by Procad

Il futuro dei tuoi dati di prodotto è ora! Parlare di digitalizzazione – oggi – non basta: occorre riflettere su come metterla in pratica e applicarla all’interno dei modelli di business delle aziende, nel lavoro di tutti i giorni. Perché i dati digitali stanno diventando un argomento sempre più strategico nel settore manifatturiero? Quale è il valore aggiunto dei tuoi dati? Sei davvero certo che essere sempre connesso significhi davvero lavorare in digitale?

A questa e a tutte le altre domande daremo risposta all’interno del nostro evento, Share. Connect. Mobile.

Il futuro dei dati di prodotto è digitale

Digitalizzazione, IoT e Industria 4.0 stanno cambiando il volto dei prodotti e dei servizi che le aziende progettano e propongono sul mercato ogni giorno. Occorre però partire dalle fondamenta per costruire delle solide strategie digitali. Come fare? Basta overload di dati e informazioni, con PRO.FILE puoi creare il tuo Product Data Backbone, una struttura portante dei dati di prodotto per digitalizzare il ciclo di vita del prodotto e dei relativi documenti.

Stiamo preparando un nuovo evento targato Cadtec!!! Digitalizzazione end-to-end, processi digitali, App configurabili per avere PRO.FILE sempre a tua disposizione e… il nuovo PRO.FILE Next, una nuova generazione di prodotti completamente ridisegnata e riprogettata.

L’agenda del meeting

dalle ore 9:00
Registrazione dei partecipanti e welcome coffee


9:30
Benvenuto e presentazione dell’agenda da parte di Cadtec e Pro.file Italia


9:45
Procad, Today & Tomorrow
Una sola missione: il futuro digitale dei tuoi dati di prodotto e l’evoluzione del portfolio prodotti di PROCAD.

Spoiler e preview di PRO.FILE Next – Not just another release: real-time collaboration tra le aree R&D, progettazione, produzione, acquisti, vendite e marketing.


10:15
L’importanza della digitalizzazione per le aziende tecniche manifatturiere
Come la digitalizzazione impatta sul miglioramento dei processi e delle performance aziendali: impulsi per digitalizzare il tuo Product & Document Lifecycle Management.


10:30
Il Cloud collaborative PLM con PROOM. Il PLM oltre i confini aziendali
Il numero di progetti di sviluppo prodotto condivisi con partner esterni, clienti e fornitori è in costante aumento, superando i confini aziendali. Lo scambio di documenti tecnici sensibili e delle informazioni nelle aziende di Engineering richiede una gestione documentale strutturata DMStec. Con PROOM lo scambio semplice, sicuro e tracciato, direttamente dalla interfaccia utente di PRO.FILE!
Real solution e demo 100% live.


10:45
Coffee break


11:00
App e Mobile PLM: i tuoi dati in tempo reale. Ovunque.
Grazie alla piattaforma Flexmobility è possibile creare App PRO.FILE senza programmare. La stessa filosofia EASY.CON di PRO.FILE (Configurazione anziché Programmare), applicata alle App. Il task al centro, per implementare processi anche complessi, renderli subito fruibili e accedere ai dati e documenti di prodotto sempre e ovunque.
Real solution e demo 100% live.


11:15
Il Process Management con PRO.FILE. Il controllo di processo, in ogni momento
Come gestire, ottimizzare e digitalizzare i processi aziendali con PRO.FILE, il modulo PRO.CEED e le App mobile. Controllo automatizzato di progetti e documenti: una base comune per i dati e i documenti dei diversi dipartimenti per garantire trasparenza, collaborazione e workflow di lavoro accelerati.
Real solution e demo 100% live.


12:15
Virtualizzazione delle Workstation grafiche: il futuro dell’Ufficio Tecnico
L’evoluzione dell’Ufficio Tecnico e del modo quotidiano di lavorare. Un ambiente di lavoro che guarda al futuro: prestazioni – sicurezza – produttività.
Speech da parte di beanTech


12:30
Business lunch per tutti gli ospiti insieme a Cadtec e i partner
Momento di networking, con la possibilità di approfondire le diverse tematiche illustrate durante il meeting e fissare delle sessioni personali e dedicate di approfondimento.


dalle ore 14:00
(su richiesta, nel primo pomeriggio)
Sessioni individuali e workshop di approfondimento
Ti interessa avere qualche informazione in più su qualche argomento in particolare? Pensi che i temi affrontati durante il meeting siano strategici per la tua azienda? Discutiamone insieme! Nel pomeriggio i nostri esperti sono a tua disposizione per una sessione individuale di approfondimento.

La location dell’evento

Per il nostro evento abbiamo scelto una location che ci permettesse di esprimere la nostra idea di innovazione e di trasformazione, un’area dove valore e identità si fondessero in modo forte e qualificante.

Ci siamo lasciati ispirare e condividiamo in pieno i messaggi che si possono leggere all’ingresso di InfiniteArea: Connections. Innovation. Share. Spaces. Talent.
Un vecchio capannone industriale, rigenerato e riqualificato in chiave moderna, dove l’erba ha preso il posto del cemento. Un vecchio sito produttivo che è stato convertito in una fabbrica di valore (materiale e immateriale).

Vi accoglieremo all’interno dell’Hangar: una sala aperta, ispirata agli spazi di un aeroporto, un luogo dove – come cita il manifesto di InfiniteArea“si arriva per ripartire, dove si fanno incontri inaspettati, dove si respira energia e attesa. Al centro la carlinga di un aereo, per ricordarci che l’uomo ha una naturale propensione all’esplorazione e che ogni innovazione è un viaggio, con destinazione il futuro”.

Vi aspetta una esperienza affascinante e indimenticabile!

Vuoi approfondire gli argomenti trattati?

Non ti è stato possibile partecipare al nostro evento, ma vorretsti ulteriori informazioni sui temi dell’agenda o sulle novità di PRO.FILE? Siamo a tua completa disposizione per ogni tipo di informazione sugli argomenti trattati, o per prenotare una sessione di approfondimento o un workshop dedicato…
Contattaci allo 0445.380175 o scrivici a [email protected]

Webinar - gestione della commessa con il PLM

23.05.2019 | Webinar. La gestione della commessa con il PLM

Segna l’appuntamento in calendario:
Giovedì 23 maggio 2019
ore 16:00

Oggi, sempre di più, le aziende si trovano ad affrontare importanti sfide:

  • I clienti vogliono prodotti personalizzati.
  • La consegna rapida e tempestiva è un fattore competitivo fondamentale.
  • Il servizio è parte integrante del prodotto.

In questo webinar potrai comprendere come la gestione in tempo reale della commessa all’interno del sistema PLM renda facilmente raggiungibili i più comuni obiettivi di gestione dei progetti:

  • Pianificare con affidabilità i progetti, le date e le risorse.
  • Riconoscere e aggiornare le modifiche alla pianificazione.
  • Trovare velocemente tutti i dati, disegni e documenti inerenti alla commessa.
  • Sapere sempre chi ha modificato, che cosa, e perché.
  • Archiviare i documenti inerenti al progetto.

Agenda del webinar

  • Cos’è il PLM, Product Lifecycle Management?
  • Gestione dei dati di commessa
  • Gestione dei processi aziendali
  • Integrazione con MS Project
  • Scambio dati di commessa con utenti esterni

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