Gestire la conoscenza per evitare sprechi in progettazione e freni all’innovazione

Innovare non significa solamente proporre sul mercato prodotti o servizi differenti rispetto ai competitor, ma significa rendere le buone idee sviluppate una parte solida e robusta all’interno della struttura aziendale, struttura che le deve mantenere vive e vitali nel corso del tempo.

L’innovazione deve essere sostenibile

L’innovazione quindi deve essere sostenibile, come dice il Prof. Terzi del Politecnico di Milano, e supportata da strumenti e modelli strutturati per lo sviluppo prodotto: logiche lean per rendere la progettazione più flessibile e agile, tecniche e strumenti sofisticati da applicare al design (CAE, CAS e KBE), pratiche per l’innovazione sistematica come il metodo TRIZ e strumenti di gestione dei dati e della conoscenza come il PDM e il PLM.
Tutti questi strumenti, tuttavia, sono ben lontani dall’essere applicati in modo sistematico nella quotidiana realtà italiana.

Da una indagine condotta dall’Osservatorio Ge.Co. sul tema Innovazione e Sviluppo Prodotto su un campione di imprese italiane, le criticità organizzative che emergono sono:

  • Continue richieste di modifiche di progetti di sviluppo in corso d’opera con inevitabile allungamento dei tempi previsti (per il quasi 100% delle aziende intervistate).
  • Costante sforamento del budget iniziale di progetto e impossibilità di gestire adeguatamente il tempo e le mansioni dei progettisti (per oltre l’80% del campione).
  • Le attività di tipo “burocratico”, la stesura di documenti e i report da compilare periodicamente: queste spostano l’attenzione dal processo di sviluppo verso attività non strettamente necessarie e un allungamento dei tempi di sviluppo è inevitabile (per oltre il 50% del campione).

A queste si sommano anche una serie di criticità operative:

  • Definizione di ruoli e responsabilità non certa, con stagnazione del progetto e decisioni ritardate (per il 50% delle imprese che hanno partecipato all’indagine).
  • Difficoltà di riutilizzo di componenti o progetti già realizzati, ciò significa conoscenza non condivisa e sprecata (per oltre il 50%).
  • Sistemi IT presenti non sono compatibili e in connessione tra loro costringendo a lavori di codifica manuale con rischio di errori e omissioni (per il 40% del campione).

Cosa manca nel processo di innovazione?

Qual è il comune denominatore evidenziato nelle criticità elencate? La (mancata o solo parziale) gestione della conoscenza: catturarla, gestirla, rappresentarla e analizzarla, recuperarla e riutilizzarla. Che sia conoscenza personale o aziendale, che derivi dallo sviluppo di nuovi progetti o da progetti già completati, che sia strutturata o destrutturata, la conoscenza va e deve essere gestita per creare valore aggiunto e una base per l’innovazione e lo sviluppo prodotto.
Uno strumento di collaborazione e accumulo della conoscenza è il PLM (Product Lifecycle Management) per la gestione del ciclo di vita del prodotto e la sua piena integrazione con soluzioni ICT operative e sistemi ERP: grazie a queste soluzioni è possibile consultare e recuperare la conoscenza generata da progetti precedenti per sfruttarla nello sviluppo dei futuri progetti.

Recuperare la conoscenza e non significa NON innovare o NON creare prodotti nuovi o innovativi, significa piuttosto risparmiare tempo che può essere speso in attività più performanti, sfruttare l’esperienza precedente formalizzata, recuperare parti che rimarranno comunque inalterate nel tempo, imparare e correggere eventuali errori commessi in precedenza.

Queste soluzioni promuovono la creazione di una struttura dati coerente e un archivio di conoscenza condiviso dall’intera azienda in grado di supportare diverse esigenze di gestione dati e aggiornabile in tempo reale, facilmente accessibile.
Non solo, il PLM consente alle aziende di gestire l’intero ciclo di vita del prodotto, supportando il processo di decision making in maniera efficace e immediata.

Il ruolo del PLM nel promuovere l’innovazione

Molte volte, soprattutto nelle PMI e in alcuni settori in particolare, le potenzialità dei sistemi PLM non sono sempre comprese e a volte addirittura ‘spaventano’; tuttavia essi risultano un punto di forza determinante per promuovere l’innovazione, perché i ruoli sono chiari e determinati, il recupero della conoscenza e la collaborazione immediati, il tempo di sviluppo prodotto si può concentrare esclusivamente su attività di valore. Nessun cliente finale è disposto a pagare per sprechi, inefficienze e attività burocratiche.

Alcuni imperativi per l’introduzione di una soluzione PLM:

  1. informatizzare e digitalizzare;
  2. formalizzare i processi e le fonti di conoscenza;
  3. basare i progetti su conoscenza sviluppata precedentemente, limitando l’esclusiva dipendenza dalla variabile “esperienza umana”;
  4. evitare strumenti non condivisi e non facilmente accessibili e/o interpretabili;
  5. facilitare l’estrapolazione, selezione e riutilizzo di dati, limitando il tempo necessario al reperimento di dati utili.

benefici principali:

  • riduzione di tempi e costo di sviluppo.
  • miglioramento della gestione dell’attività di progettazione.
  • miglioramento della qualità della progettazione stessa.
  • miglioramento della comunicazione tra i progettisti.

A questi si aggiungono poi:

  • l’aumento della produttività delle risorse.
  • il miglioramento della standardizzazione dei componenti.
  • il grado e la velocità di innovazione.
  • la riduzione dei costi di prodotto e del tempo delle risorse impiegate.

Concludendo…

La conoscenza è alla base di tutti i processi e le attività aziendali. E la conoscenza, in tutte le sue forme, deriva dalla valorizzazione delle persone che vivono all’interno dell’azienda: le loro competenze ed esperienze arricchiscono l’azienda, ma la mancanza di un sistema formalizzato, strutturato ed efficace di gestione della conoscenza fa sì che le conoscenze restino solo nella mente delle persone o che lo scambio sia parziale e solo verbale, magari in un momento di pausa, davanti ad una macchinetta del caffé.
Troppo spesso le aziende sono in balia delle competenze e conoscenze personali e quando le persone se ne vanno portano con sé anche tutto il loro sapere.
Ecco quindi che la ricchezza di conoscenza propria di ciascuna risorsa va trasformata e resa fruibile, accessibile a tutti, mantenibile nel tempo. Ed è proprio di qui che siamo partiti: le aziende non solo devono introdurre innovazione, ma renderla sostenibile e mantenerla nel tempo.

La tua azienda ha bisogno di riorganizzare la gestione della conoscenza e potenziare la collaborazione tra le risorse? Vuoi ridurre gli sprechi in progettazione e favorire il riutilizzo dei componenti? Scopri di più sulla soluzione PRO.FILE e richiedi la nostra consulenza nella riorganizzazione dei processi: richiedi una demo presso la tua sede!

Fonte dell’articolo: fabbricafuturo.it

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Best practice: come integrare CAD e ERP con il PLM

La comunicazione tra i diversi reparti di una azienda non sono sempre facili, per approcci differenti e per diversi modi di operare all’interno dell’organizzazione. Eppure il processo e il flusso di lavoro tra le aree R&D e progettazione, da una parte, e i reparti produttivi, supply chain e service, dall’altra, dovrebbero essere snelli e immediati. La soluzione è integrare CAD e ERP con il PLM per una condivisione totale.

Non è più possibile pensare che tutte le informazioni tecniche vengano trasferite manualmente tra i diversi sistemi informatici, con notevole dispendio di tempo e risorse umane: perché non indirizzare i propri collaboratori verso attività a maggior valore aggiunto? E l’errore umano dove lo inseriamo?

Il ruolo del PLM Product Lifecycle Management: la base per una collaborazione a prova d’errore

E’ fondamentale accelerare la condivisione dei dati per integrare CAD e ERP con il sistema PLM in uso creando una knowledge base comune.

Tutto ciò si può concretizzare nella implementazione di un sistema PLM Product Lifecycle Management: i progettisti realizzano i disegni CAD, generano i codici articolo, gestiscono le distinte base di produzione e service, scelgono i materiali, il PLM automatizza lo scambio con il sistema ERP già in uso, anche nel caso di modifiche ed aggiornamenti.

I vantaggi?

  • Articoli e codici aziendali sempre aggiornati, con sincronizzazione automatica delle caratteristiche tecniche e progettuali.
  • Distinte base BOM sempre aggiornate, con trasferimento automatico all’ERP e comparazione delle distinte base.
  • Disegni di produzione sempre aggiornati, ad uso della Produzione e della Supply Chain grazie anche alla generazione di formati neutri e alla visualizzazione immediata.

E il flusso inverso?
Per integrare CAD e ERP il flusso dev’essere bidirezionale: gli sviluppatori tecnici devono avere accesso alle informazioni sulle parti acquistate memorizzate nell’ERP e ai diversi componenti di commercio dei vari fornitori, per una gestione razionale dei costi e dei doppioni.

Ma alla fine quale sistema IT prevale?
A prevalere è sicuramente il processo: non è importante dove i dati vengono archiviati, bensì avere sempre e ovunque disponibili i dati del business per poter prendere decisioni veloci e consapevoli.

Perché scegliere PRO.FILE come ponte per integrare CAD e ERP?

La connessione di PRO.FILE con i sistemi ERP permette:

  • scambio bidirezionale di articoli, codici e descrizioni.
  • scambio bidirezionale di Distinte Base Tecniche (Engineering BOM) o di Produzione (Manufacturing BOM).
  • invio al sistema ERP di disegni in formato visualizzabile (es. PDF, Tiff, ecc..) o gli hyperlink ai disegni.
  • visualizzazione direttamente su PRO.FILE dati del sistema ERP come ad esempio prezzi, fornitori, tempi di consegna e giacenze.

Vuoi organizzare la conoscenza aziendale in modo razionale ed efficace? Vuoi migliorare la condivisione della conoscenza e lo scambio di informazioni tra le diverse aree aziendale senza ritardi e con la certezza di mettere a disposizione sempre dati aggiornati in tempo reale?

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trasformazione digitale

L’Industria 4.0: si parte dalla progettazione del prodotto e del servizio

trasformazione digitale

Trasformazione digitale non significa solo cambiare ed evolvere il modo di organizzare la Produzione con l’aiuto delle nuove tecnologie interconnesse, ma riveste un aspetto fondamentale nella fase precedente, la progettazione e ingegnerizzazione del prodotto industriale.

Questa riflessione arriva direttamente dal Prof. Terzi del Politecnico di Milano che, insieme al suo team, ha condotto uno studio nell’ambito del progetto europeo Manutelligence.

Le 4 rivoluzioni progettuali

Per comprendere come si è arrivati sino a questo punto è opportuno analizzare le diverse rivoluzioni progettuali, che si sono succedute nell’ambito della progettazione nel corso degli ultimi decenni:

1. La Prima Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione dei disegni:
dalla progettazione su carta a quella digitale mediante CAD 2D e 3D.

2. La Seconda Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione dei processi:
dall’assieme CAD ai software CAM, CAE e DMU per la simulazione.

3. La Terza Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione della conoscenza:
l’interazione tra progettista e prodotto progettato mediante la realtà virtuale.

4. Stiamo ora vivendo la Quarta Rivoluzione Progettuale, la digitalizzazione della comunicazione:
accesso a dati e informazioni in modo facile e immediato, sempre e ovunque, impensabile sino a pochi anni fa.

Perché serve una soluzione PLM, Product Lifecycle Management

Una parte fondamentale è la scelta del software da utilizzare per la gestione dei dati e delle informazioni raccolte, in modo da garantire che esse siano utilizzabili in modo efficace ed efficiente, anche in un’ottica di miglioramento della progettazione: l’innovazione del prodotto non passa solo attraverso il know how sviluppato in fase progettuale, ma anche grazie alla conoscenza che deriva dall’utilizzo del prodotto e dal servizio correlato al prodotto stesso.

sistemi PLM per la gestione del ciclo di vita del prodotto sono lo strumento indicato per affrontare questa sfida, dalla fase di progettazione fino alle fasi di utilizzo e fine vita, con ancora maggiori potenzialità derivate dalle tecnologie IoT integrate nei prodotti connessi: i progettisti sono chiamati così a non progettare solo un prodotto, ma un connubio prodotto+servizio che fornisca valore aggiunto al cliente e si concretizzi nel processo di servitizzazione, un nuovo modello di Business per l’industria manifatturiera.

Stai cercando una soluzione PLM in grado di supportare le aree Tecniche e di R&D e di integrare tra loro differenti sistemi CAD? Vuoi riprogettare i processi interni all’azienda e monitorare lo stato di avanzamento dei progetti? Scopri le potenzialità di PRO.FILE come Product & Document Lifecycle Management e richiedi una demo presso la tua sede.

Fonte dell’articolo: industriaitaliana.it

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I sistemi di progettazione CAD 3D richiedono il PLM

La progettazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti avviene oramai quasi esclusivamente con sistemi CAD 3D perché molto più performanti e capaci di dare specificità anche sofisticate al progetto.
I modelli che ne derivano, però, sono strutture di dati anche molto complesse che comprendono parti, assiemi e riferimenti con i documenti esterni: tutti questi oggetti devono essere conservati accuratamente per non rischiare di danneggiare i modelli o di perdere riferimenti che potrebbero impedire l’apertura del modello CAD stesso.

E’ possibile gestire e archiviare tutta questa mole di dati solo confidando nella capacità di archiviazione del file system? La risposta è no!

Perché scegliere una soluzione PDM/PLM?

Le soluzioni PDM/PLM consentono di:

  • tenere in ordine e archiviare correttamente i file 3D
  • archiviare in modo univoco e senza ridondanza i dati dell’archivio aziendale
  • gestire in modo corretto e adeguato le modifiche, versioni e revisioni
  • velocizzare i processi di engineering

riducendo quindi anche i costi aziendali.

I vantaggi del PDM/PLM nella gestione dei dati CAD

  • Controllo e monitoraggio dei processi di approvazione e di modifica per garantire la sicurezza dei processi
  • Controllo e monitoraggio delle informazioni correlate ai dati CAD, come i programmi CN, i piani di lavoro e disegni in formato neutro collegati a un modello specifico
  • Tracciabilità delle modifiche attraverso la gestione delle versioni e delle varianti
  • Lavoro in parallelo e simultaneous engineering, con la certezza di intervenire sempre sulla versione più aggiornata

Gli elementi funzionali di PDM/PLM nella gestione dei dati CAD

  • Salvataggio dei dati CAD in una memoria protetta
  • Creazione di versioni e varianti per monitorare e garantire la coerenza di tutti i riferimenti tra modelli CAD
  • Modifica e cancellazione di componenti senza condizionare gli assiemi esterni
  • Supporto per la parametrizzazione e la strutturazione delle famiglie di elementi
  • Liste ˈwhere-usedˈ e distinte base in diversi formati
  • Fornitura di parametri geometrici dal sistema CAD verso i metadati di classificazione del sistema PDM

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Evento - Share. Connect. Mobile.

30.05.2019 | Il nostro evento: Share. Connect. Mobile con PRO.FILE by Procad

Il futuro dei tuoi dati di prodotto è ora! Parlare di digitalizzazione – oggi – non basta: occorre riflettere su come metterla in pratica e applicarla all’interno dei modelli di business delle aziende, nel lavoro di tutti i giorni. Perché i dati digitali stanno diventando un argomento sempre più strategico nel settore manifatturiero? Quale è il valore aggiunto dei tuoi dati? Sei davvero certo che essere sempre connesso significhi davvero lavorare in digitale?

A questa e a tutte le altre domande daremo risposta all’interno del nostro evento, Share. Connect. Mobile.

Il futuro dei dati di prodotto è digitale

Digitalizzazione, IoT e Industria 4.0 stanno cambiando il volto dei prodotti e dei servizi che le aziende progettano e propongono sul mercato ogni giorno. Occorre però partire dalle fondamenta per costruire delle solide strategie digitali. Come fare? Basta overload di dati e informazioni, con PRO.FILE puoi creare il tuo Product Data Backbone, una struttura portante dei dati di prodotto per digitalizzare il ciclo di vita del prodotto e dei relativi documenti.

Stiamo preparando un nuovo evento targato Cadtec!!! Digitalizzazione end-to-end, processi digitali, App configurabili per avere PRO.FILE sempre a tua disposizione e… il nuovo PRO.FILE Next, una nuova generazione di prodotti completamente ridisegnata e riprogettata.

L’agenda del meeting

dalle ore 9:00
Registrazione dei partecipanti e welcome coffee


9:30
Benvenuto e presentazione dell’agenda da parte di Cadtec e Pro.file Italia


9:45
Procad, Today & Tomorrow
Una sola missione: il futuro digitale dei tuoi dati di prodotto e l’evoluzione del portfolio prodotti di PROCAD.

Spoiler e preview di PRO.FILE Next – Not just another release: real-time collaboration tra le aree R&D, progettazione, produzione, acquisti, vendite e marketing.


10:15
L’importanza della digitalizzazione per le aziende tecniche manifatturiere
Come la digitalizzazione impatta sul miglioramento dei processi e delle performance aziendali: impulsi per digitalizzare il tuo Product & Document Lifecycle Management.


10:30
Il Cloud collaborative PLM con PROOM. Il PLM oltre i confini aziendali
Il numero di progetti di sviluppo prodotto condivisi con partner esterni, clienti e fornitori è in costante aumento, superando i confini aziendali. Lo scambio di documenti tecnici sensibili e delle informazioni nelle aziende di Engineering richiede una gestione documentale strutturata DMStec. Con PROOM lo scambio semplice, sicuro e tracciato, direttamente dalla interfaccia utente di PRO.FILE!
Real solution e demo 100% live.


10:45
Coffee break


11:00
App e Mobile PLM: i tuoi dati in tempo reale. Ovunque.
Grazie alla piattaforma Flexmobility è possibile creare App PRO.FILE senza programmare. La stessa filosofia EASY.CON di PRO.FILE (Configurazione anziché Programmare), applicata alle App. Il task al centro, per implementare processi anche complessi, renderli subito fruibili e accedere ai dati e documenti di prodotto sempre e ovunque.
Real solution e demo 100% live.


11:15
Il Process Management con PRO.FILE. Il controllo di processo, in ogni momento
Come gestire, ottimizzare e digitalizzare i processi aziendali con PRO.FILE, il modulo PRO.CEED e le App mobile. Controllo automatizzato di progetti e documenti: una base comune per i dati e i documenti dei diversi dipartimenti per garantire trasparenza, collaborazione e workflow di lavoro accelerati.
Real solution e demo 100% live.


12:15
Virtualizzazione delle Workstation grafiche: il futuro dell’Ufficio Tecnico
L’evoluzione dell’Ufficio Tecnico e del modo quotidiano di lavorare. Un ambiente di lavoro che guarda al futuro: prestazioni – sicurezza – produttività.
Speech da parte di beanTech


12:30
Business lunch per tutti gli ospiti insieme a Cadtec e i partner
Momento di networking, con la possibilità di approfondire le diverse tematiche illustrate durante il meeting e fissare delle sessioni personali e dedicate di approfondimento.


dalle ore 14:00
(su richiesta, nel primo pomeriggio)
Sessioni individuali e workshop di approfondimento
Ti interessa avere qualche informazione in più su qualche argomento in particolare? Pensi che i temi affrontati durante il meeting siano strategici per la tua azienda? Discutiamone insieme! Nel pomeriggio i nostri esperti sono a tua disposizione per una sessione individuale di approfondimento.

La location dell’evento

Per il nostro evento abbiamo scelto una location che ci permettesse di esprimere la nostra idea di innovazione e di trasformazione, un’area dove valore e identità si fondessero in modo forte e qualificante.

Ci siamo lasciati ispirare e condividiamo in pieno i messaggi che si possono leggere all’ingresso di InfiniteArea: Connections. Innovation. Share. Spaces. Talent.
Un vecchio capannone industriale, rigenerato e riqualificato in chiave moderna, dove l’erba ha preso il posto del cemento. Un vecchio sito produttivo che è stato convertito in una fabbrica di valore (materiale e immateriale).

Vi accoglieremo all’interno dell’Hangar: una sala aperta, ispirata agli spazi di un aeroporto, un luogo dove – come cita il manifesto di InfiniteArea“si arriva per ripartire, dove si fanno incontri inaspettati, dove si respira energia e attesa. Al centro la carlinga di un aereo, per ricordarci che l’uomo ha una naturale propensione all’esplorazione e che ogni innovazione è un viaggio, con destinazione il futuro”.

Vi aspetta una esperienza affascinante e indimenticabile!

Vuoi approfondire gli argomenti trattati?

Non ti è stato possibile partecipare al nostro evento, ma vorretsti ulteriori informazioni sui temi dell’agenda o sulle novità di PRO.FILE? Siamo a tua completa disposizione per ogni tipo di informazione sugli argomenti trattati, o per prenotare una sessione di approfondimento o un workshop dedicato…
Contattaci allo 0445.380175 o scrivici a [email protected]

12.12.2018 | Webinar: ROI Return on Investment. Il PLM vale l’investimento?

Come specialisti PDM/PLM spesso ci viene chiesto se le soluzioni PLM siano un investimento che conviene veramente. E noi vi dimostreremo che ne vale davvero la pena: gli ingegneri e i progettisti impiegano oltre il 30% del loro orario di lavoro a cercare documenti e informazioni, coordinare i compiti e svolgere lavori di routine. I sistemi PLM contribuiscono in modo determinante a ridurre le attività improduttive.

In questo webinar riceverete maggiori informazioni sui vantaggi economici della gestione dei dati di prodotto (PDM) e della gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM).

Contenuti del Webinar – Seminario online gratuito

  • Riutilizzo dei componenti e possibilità di evitare doppioni
  • Sincronizzazione automatica dei dati di base
  • Coordinamento dei processi di modifica
  • Automazione dei documenti degli impianti

Non sei riuscito a partecipare all’evento, ma ti interessa approfondire l’argomento? Richiedi il podcast dell’evento, è gratuito!

Richiedi Ora la documentazione del Webinar se non hai potuto partecipare!

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19.07.18 | Webinar: PRO.FILE 8.7, pronti ad affrontare le sfide del futuro

Con PRO.FILE 8.7 vi assicurerete ancora più ordine e organizzazione nel vostro sistema

Ecco le innovazioni più importanti della nuova Release che verranno trattate nel webinar:

  • Utilizzo di Cartelle o Folder generici per l’aggregazione dei files e degli oggetti a discrezione del cliente
  • Creazione di Categorie per associare gli oggetti PRO.FILE secondo una logica
  • Estensione di funzionalità del Generic Job Server (ad esempio integrazione PRO.FILE – PROOM)
  • Conversione dei formati CAD di altri sistemi CAD in Inventor, Creo e SIEMENS NX
  • Disponibilità del PRO.FILE APP Server

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21-26-28.06.18 | Webinar: SolidWorks, Solid Edge e Creo Parametric necessitano del PLM

I sistemi di modellazione CAD 3D sono alla base dello sviluppo di tutti i moderni prodotti manifatturieri. I modelli 3D sono caratterizzati da strutture dati altamente complesse. Le aziende devono essere in grado di mantenere le loro specifiche strutture CAD (parti e assiemi) insieme a tutti i riferimenti con i documenti esterni.

Queste sfide impongono di ripensare i propri processi di progettazione e la tradizione struttura a cartelle del File System non è in grado di supportarle.
E poi c’è il problema di dover eseguire il backup di questi dati.
I sistemi PDM/PLM riuniscono i sistemi CAD 3D, i processi di sviluppo del prodotto e di gestione del suo ciclo di vita: il time-to-market è ridotto, gli standard qualitativi vengono rispettati e il decision making viene guidato solo dai dati e dalle informazioni in tempo reale e condivise.

Contenuti del Webinar – Seminario online gratuito

  • Sfide nella gestione dei dati di prodotto nella fase di sviluppo prodotto
  • PDM, PLM e DMStec nella progettazione
  • Cosa sono i sistemi PDM e i sistemi PLM? In cosa si differenziano?
  • Funzioni di un’integrazione del PLM con il sistema CAD (3D, 2D e E-CAD)
  • Presentazione della specifica integrazione CAD con PRO.FILE
  • Quali sono i vantaggi?
  • Casi di successo in aziende manifatturiere e impiantistiche.

Abbiamo presentato tre differenti webinar per i più utilizzati CAD 3D (SolidWorks, Solid Edge e Creo Parametric) che si integrano con il sistema PLM PRO.FILE. Scegli quello che interessa la tua azienda!

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14.06.18 | Webinar: PLM Highlights, mantenere l’ordine con intelligenza

Nel nostro Webinar vi mostriamo come ordinare i vostri dati e i documenti con un sistema Product and Document Lifecycle Management.

L’obiettivo: una ricerca veloce, senza perdite di tempo e diventando più produttivi.

L’ordine rappresenta metà della vita … ma allora l’altra metà è dominata da confusione di dati, ricerche e malintesi? Per l’appunto nei reparti tecnici, circa il 25% dell’orario di lavoro viene perso in ricerche e chiarimenti, con dispendiose conseguenze.

Il sistema PLM e DMStec PRO.FILE, rivolto specificamente alla media e grande azienda manifatturiera, di Engineering e impiantistica, vi offre la base per ritrovare velocemente i dati, evitando lunghe ricerche.

Gli argomenti trattati insieme ed esempi pratici

  • I principi da tenere in considerazione per ordinare al meglio file e documenti
  • Il metodo PRO.FILE per mantenere l’ordine
  • Le nostre best practice

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L’era della dematerializzazione e la rivisitazione dell’utilizzo della carta

Oggetto delle più svariate teorie, alcune delle quali più o meno futuristiche come la società senza contanti, o le fabbriche di robot che prendono il posto degli uomini, la dematerializzazione è uno degli argomenti che stanno diventando sempre più attuali.

Le teorie futuristiche sulla scomparsa della carta

Varie le ipotesi prese in considerazione su questa materia, tra le quali quella dello scienziato dell’informazione anglo-americana Frederick Wilfrid Lancaster, il quale aveva previsto intorno agli anni 70, suscitando molto interesse da parte di media e accademie, che la carta sarebbe totalmente scomparsa entro la fine del diciannovesimo secolo, per poi ritardare le previsioni e posticiparle al 2090.

Una pesante eredità

Allo stato attuale, la larghissima diffusione dei dispositivi digitali, in aggiunta alla grande innovazione denominata Cloud, sembra voler fare il possibile per andare incontro alle previsioni dello scienziato, ma cavalcando il trend attuale, a quanto pare la carta è destinata a farci compagnia ancora per un bel po’, seppur in modo più moderato.

In alcuni e non troppo isolati casi, la predisposizione al passaggio digitale è ancora contenuta. Basti pensare ad esempio ai numerosi lettori appassionati alle letture dei libri “old style”, piuttosto che tribunali o i molteplici uffici pubblici dove i faldoni di carta, per obbligo o per scelta sono ancora una solida e pesante consuetudine.

I punti chiave della dematerializzazione

Sta di fatto però che l’utilizzo della carta è stato senza dubbio rivalutato, grazie anche alle tecnologie sempre più avanzate che supportano ampiamente questa tendenza. La dematerializzazione dei documenti nel settore B2B, grande innovazione che sta portando una migliore organizzazione, maggior sicurezza dei dati ed una perfetta integrazione digitale di tutti gli archivi.
Questo permette una maggior produttività individuale e aziendale. Oltre che un minore impatto ambientale, argomento che desta sempre maggior sensibilità.

L’impresa italiana, al passo con questo importante trend, nel 2017 ha finalizzato il 40% degli investimenti ai processi di digitalizzazione.
Importanti realtà italiane hanno già fatto passi avanti nell’ottica della dematerializzazione, come la Pubblica Amministrazione con la fatturazione elettronica, o il sistema Sanitario con l’introduzione del fascicolo sanitario elettronico, ad oggi attivo in 10 Regioni.

Benché sembri che la carta non voglia abbandonarci, la digitalizzazione sta facendo parecchi passi avanti e anche la sensibilità delle aziende italiane è sempre più ampia.
E la tua azienda come si sta adattando al nuovo trend? Ha già compreso le potenzialità che potrebbero nascere dalla digitalizzazione delle informazioni e dei processi?

Possiamo supportarti con una consulenza dedicata e dimostrarti come una gestione ottimizzata delle informazioni e dei processi può migliorare la qualità del tuo lavoro quotidiano.

Fonte dell’articolo: Repubblica.it